In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come risparmiare sul gas.
I consumi di gas per il riscaldamento rappresentano mediamente per le famiglie italiane una delle principali voci di spesa. Per questo, sarebbe opportuno fare il possibile per risparmiare. Tale spesa può ammontare a 2000 euro all’anno, anche se la cifra varia notevolmente da Nord a Sud. Si calcola, ad esempio, che una famiglia residente al Nord arriva a spendere fino a 6 volte in più per riscaldarsi di una che abita al Sud. La regione con i consumi di gas maggiore è l’Emilia Romagna con più di 1000 metri cubi pro capite all’anno. Sicilia e Calabria sono il fanalino di coda con appena 150 metri cubi di gas consumati nell’anno.
Nonostante si tratti di uno dei maggiori esborsi domestici, sono in pochi a sapere che si può cambiare fornitore del gas, così come avviene già per la luce, il telefono e l’Adsl. Il cambio del fornitore deve avvenire comparando le offerte. Si calcola che affidandosi al mercato libero, una famiglia numerosa potrebbe risparmiare fino a 160 euro all’anno, grazie alle tariffe più conveniente spesso esistenti, ma di cui si hanno scarse informazioni.
A partire dal 2009 è possibile usufruire in Italia del cosiddetto Bonus Sociale Gas, ossia di uno sconto praticato alle famiglie in condizioni socioeconomiche svantaggiate. Nel dettaglio, si deve esibire un ISEE per l’anno 2015 non superiore ai 7500 euro o di 20000 euro per le famiglie con più di tre figli a carico.
Lo sconto con il Bonus Sociale Gas, fissato dall’Autorità per l’Energia, è differenziato sulla base di determinate variabili. Per una famiglia composta fino a 4 componenti, per esempio, esso equivale a 33 euro l’anno per l’acqua calda sanitaria e/o ad uso cottura. Considerando anche il riscaldamento, esso è pari a 80 euro l’anno per le zone climatiche A/B, a 98 euro per la zona climatica C, 130 euro per la D, 162 euro per la E e 205 euro per la F.
Per le famiglie con un numero di componenti superiore a 4, il risparmio atteso è di 53 euro per l’acqua calda sanitaria e/o ad uso cottura, ma includendo il riscaldamento sarà pari a 111 euro per i residenti nelle zone climatiche A/B, 144 euro per la c, 189 euro per la D, 231 euro per la E e 297 euro per la F.
L’erogazione del bonus avviene attraverso la bolletta del gas per i clienti diretti, suddividendo l’importo al quale si ha diritto in 12 mensilità, successivamente alla presentazione della richiesta. Per i clienti indiretti, tale beneficio sarà erogato attraverso un bonifico domiciliato e in un’unica soluzione. In sostanza, il cliente dovrà recarsi presso un ufficio postale, munito del documento di riconoscimento, potendo così riscuotere lo sconto al quale ha diritto.
La concessione del bonus può essere verificata direttamente in bolletta per i clienti diretti, oppure tramite comunicazione SGAte per i clienti indiretti. Il bonus è riconosciuto per 12 mesi consecutivi, al termine dei quali bisognerà presentare nuovamente la richiesta.
Fino a qui abbiamo indicato le soluzione per ottenere vantaggi sulle tariffe praticate dai gestori. Ma i consumi di gas possono essere abbassati anche con semplici azioni opportune. Per prima cosa, bisognerebbe controllare regolarmente il funzionamento della caldaia, che deve essere oggetto di manutenzione, come previsto dalla legge. Il cattivo funzionamento, infatti, oltre a comportare rischi per la sicurezza, provoca maggiori consumi. Inoltre, la caldaia andrebbe regolata su temperature ragionevoli. Si consiglia di farlo sui 18 gradi. Si pensi che per ogni grado in meno, i consumi diminuiscono del 6%. E se avete una caldaia vecchia e siete disposti a sostituirla, approfittatene per farlo con una a condensazione, che funzionano meglio a temperature più basse e consentono un risparmio in bolletta del 20%.
Oltre che agire specificamente sui consumi di gas, sarebbe opportuno che l’abitazione presentasse caratteristiche tali da renderla più facilmente e velocemente riscaldabile. Risulta essere il caso degli infissi a doppio vetro, che impediscono l’ingresso di spifferi dall’esterno e, pertanto, isolano l’ambiente, velocizzando il riscaldamento.
Si tenga presente che le operazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica continuano a godere di generose detrazioni fiscali, pari fino al 2015 al 55% del costo sostenuto, scaricabile in 5 periodi d’imposta.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di combinare il riscaldamento con il gas con quello dei pannelli solari. Questi ultimi sono sempre più efficienti, il loro costo rientra negli interventi oggetto delle detrazioni fiscali, anche se non tutti gli edifici si prestano, come nel caso dei condomini.
Infine, altri consigli su come risparmiare sui consumi di gas sono quelli validi per il riscaldamento in generale, evitare di accendere l’impianto con le finestre aperte e limitarsi al ricambio dell’aria preferibilmente la mattina e per circa un quarto d’ora, non di più. Per un funzionamento più efficiente dell’impianto di riscaldamento si consiglia di fare fuoriuscire l’acqua dai radiatori tutti i giorni prima dell’accensione. Evitare il più possibile di tenere acceso il riscaldamento nelle ore notturne.